lunedì 4 marzo 2019

Niente maternità flessibile

Speravo di poter andare in maternità obbligatoria per quattro mesi dopo il parto e invece no.

Tutto è cominciato da un avviso sull'agenda elettronica: "tra un mese scadono i termini per presentare la domanda". Bene, cosa devo fare?

Così scopro che c'è una vera e propria trafila: bisogna andare da un ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale  (la mia non va bene) che rilascerà un certificato medico dichiarante che non sussistono impedimenti ad andare in maternità un mese dopo. Bisogna poi inviare questo certificato alla propria azienda che provvederà a prendere un appuntamento con il medico del lavoro che dovrà fare la stessa dichiarazione.

I tempi sono strettissimi e passo mezza giornata prima di trovare un posto in tempi ravvicinati, lontano ma non lontanissimo, per una visita con un medico del SSN.

Tutto risolto allora? Sembra di sì ma la domanda sorge spontanea: "Mi daranno l'autorizzazione?".

martedì 19 febbraio 2019

Piccole contrazioni e scelta dell'ospedale

E ieri sono andata finalmente al controllo dalla ginecologa. Lorenzo cresce bene. Pesa 900 g e si è già messo in posizione. Mamma mia come è grande adesso, mi arriva quasi sul seno.

Io, però, come mi ha fatto notare la ginecologa, ho la pancia dura dura e contrazioncine. Soprattutto quando mi muovo, quindi forse legate a questi doloretti che ho. Ma non è pericoloso perché il collo dell'utero è ancora di 9 cm.

Mi ha dato un po' do cose da assumere: oltre al magnesio, che già prendo, un integratore a base di zinco e, per qualche giorno, buscopan e progesterone.

Riguardo la leggera anemia e la pressione bassa, invece, mi ha detto che è fisiologico in gravidanza.

Abbiamo ancora parlato del parto. Lei mi consiglia sempre il cesareo ma per via dell'età, perché rischierei di fare comunque di farlo d'urgenza e non sarebbe bello sommare ai dolori di questo anche quelli del travaglio. Però se proprio voglio tentare il naturale va bene ma mi sconsiglia proprio l'induzione, perché in questo cado il rischio di un cesareo d'urgenza sarebbe del 50%.

martedì 12 febbraio 2019

Progetti per il "nido"

In quelle due settimane che sono stata a casa ho letto. Letto molto. Ed elucubrato. Diciamo che mi sono priorio intrippata sugli acquisti per il bambino. E poi mi sono imbattuta nel lettino montessoriano e nell'arredamento ispirato da questa grande pedagogista. E qui mi si è aperto un mondo. Diciamo che ho ampliato notevolmente la lista di libri che vorrei leggere in gravidanza.

E poi cosa comprare? Questo è un mondo così vasto e io cambio completamente idea ogni due minuti. Sono diventata monotematica e decisamente noiosa.

E mi immaginavo io e Lorenzo in momenti idilliaci che manco la Mulino Bianco sarebbe capace di pensare a tanto...

Poi mi sono detta che sarebbe più giusto pensare prima al parto, visto che ancora non ho scelto l'ospedale. Ho cercato un po' di testimonianze e... apriti cielo! Mi è venuta tanta paura di non essere in grado di allattarlo e di accudirlo. Io non so neanche come si prende in braccio un bambino!

Ma vabbè. Ho voglia di scrivere lo stato del progetto (sicuramente con tanti errori e sicuramente cambierà altre mille volte):

giovedì 7 febbraio 2019

Finalmente la pancia si vede

Dopo altre due settimane di malattia (a gennaio ho lavorato meno giorni di quanti sono stata male), un po' zoppicante, sono tornata al lavoro. E subito sono stata sorpresa da un: 《Ora la pancia si vede!》. E sì perché in queste due settimane sembra essere lievitata. Me ne sono accorta già al mattino quando gli stessi pantaloni non si chiudevano più. 

Ora, finalmente, i colleghi la notano e mi chiedono se sono incinta. Ed è sempre con manifestatazioni di gioia che mi scaldano il cuore.

Devo dire che adoro come tutti sono gentili e si preoccupano per me anche in modo esagerato (della serie: 《Abbiamo un sacco di urgenze ma tu non ti preoccupare, prenditela comoda》).

In questo momento ho almeno cinque colleghi in attesa di diventare papà. Non è una novità ma mentre prima detestavo il momento del rinfresco per il lieto evento, perché la conversazione inevitabilmente fluiva sui bambini e io cercavo di defilarmela prima che qualche cretino mi facesse domande personali, adesso adoro parlare con loro e con chi ha bambini piccoli.

E poi è buffo come appena possano dirlo in giro, corrono a farlo con me e mi fanno ricordare quando anch'io, parlando con colleghi in attesa, fremevo nel voler dare l'annuncio (ma io sono giustificata).

È strano come i giorni passati nel buio tunnel della pma mi appaiano già così lontani.

lunedì 4 febbraio 2019

Tutti i dolori di una primipara attempata

Quest'anno è iniziato che stavo male e continua così.

Dopo la faringite, come sempre infinita, dopo il mal di stomaco forte, è arrivato quello che probabilmente è uno strappo muscolare.

Proprio nel basso ventre, leggermente di lato, dove ogni tanto provo delle fitte causate dal legamento rotondo. Ma stavolta non riuscivo proprio a camminare per il forte dolore a ogni minimo movimento. E poi la sede del dolore non era proprio rassicurante. Anzi non è, visto che dopo due settimane ancora non mi è passato.

Ma la colpa è stata mia: ho fatto una corsetta per prendere l'ultima metropolitana prima dello sciopero e ha cominciato a farmi male. Poi, quando mi sono alzata, non camminavo proprio.

martedì 15 gennaio 2019

Quinto mese

È un po' che non scrivo. Un altro mese è passato e venerdì abbiamo fatto l'ecografia morfologica. Non ci credo quasi che siamo entrati mella seconda metà della gravidanza.

Il mio pancino sotto ai maglioni ancora non si nota, anche se io mi vedo terribilmente cicciona, ma se mi alzo i vestiti emerge chiaramente con la sua bella forma a punta. E poi proprio venerdì ho incrociato una collega che non vedevo da tempo e lei, complice una maglia attillata, mi ha fatto i complimenti per il mio panciotto. È la prima volta che qualcuno se ne accorge ed è stata una gioia. ❤

giovedì 13 dicembre 2018

Ecografia premorfologica e programmi

Ieri ho fatto l'ecografia premorfologica e va tutto bene, tutto nei parametri.

Devo dire che è stata meno emozionante del solito, perché non ho avuto una visione d'insieme e nessuna foto del suo visino ma la ginecologa studiava meticolosamente i dettagli.

Mi sono tolta anche un po' di dubbi che avevo collezionato in questo periodo. Prima di tutto ho chiesto alla ginecologa se dovrei fare di fare il vaccino antinfluenzale, visto che avevo letto che in gravidanza lo consigliano. Lei mi ha risposto che, siccome non l'ho mai fatto, è meglio di no: sarebbe meglio non scoprire in gravidanza un'eventuale reazione allergica.

Poi le ho chiesto se avesse un ospedale da consigliarmi. Lei ha detto che è ancora presto per pensarci ma probabilmente dovrò ricorrere al cesareo, per via dell'età, che rende più difficile che la cervice si dilati, e della seleparina. E io che sognavo il parto in acqua! 

Credevo che per l'eparina bastasse indurre il parto, in modo da sospenderla il giorno prima, ma lei ha detto che è difficile trovare un medico disposto ad assumersi il rischio di farla. E poi comunque ci sono altre probabilità che non funzionerebbe e finirei comunque a fare il cesareo per via dell'età. Però io il cesareo proprio vorrei provare a evitarlo.